Avvocato per eredità e donazioni a Roma

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Il diritto successorio regolamenta tutto ciò che riguarda la destinazione del patrimonio di una persona al momento della sua morte e prevede due possibilità: la prima, che il defunto lasci un testamento e la seconda che si affidi alla legge per stabilire il modo in cui il suo patrimonio deve essere diviso fra tutti gli eredi.

Sia chiaro però che la successione ereditaria non è semplicemente una vicenda patrimoniale, ma è soprattutto una vicenda che coinvolge interessi personali della famiglia del defunto ed è il motivo per cui il diritto successorio costituisce un settore a sé, separato dal resto della legislazione civile e richiede una conoscenza approfondita.

Dal punto di vista del testatore, la decisione più importante è quella di decidere se è il caso di predisporre un testamento allo scopo di preservare l’armonia della famiglia e questo obiettivo può essere raggiunto in due modi diversi: semplicemente stabilendo le quote di partecipazione all’asse ereditario da parte degli eredi; ovvero decidendo concretamente quali singoli beni devono andare a comporre la singola quota del singolo erede.

In questo secondo caso sarà il testatore il vero regista di una divisione equa e imparziale, perché si tratterebbe di un testamento che contiene una divisione e questo è il massimo che il nostro ordinamento prevede per cercare di prevenire qualsiasi dissidio familiare che potrebbe derivare dalla vicenda successoria.

Tuttavia, affinché una divisione sia equa e imparziale è necessaria la consapevolezza dei valori in gioco e perciò andrebbe evitato lo “spontaneismo” del singolo, ma ci si deve servire di tecnici competenti. Insomma, per evitare una serie di errori molto gravi e difficili da rimediare derivanti da equivoci o malintesi, il testamento non va scritto nella riservatezza della propria abitazione, ma è necessario farsi assistere da un avvocato.

Evidentemente tutto ciò ha un costo (comunque proporzionato al valore della massa ereditaria…), ma tale costo è di certo molto inferiore rispetto a quello che s’imporrebbe se si dovessero affrontare problemi di testamento tra eredi in sede giudiziaria.

Dal punto di vista dell’erede, la decisione più importante è quella di decidere di chiedere una consulenza ad un avvocato esperto in materia successoria, sempre allo scopo di preservare l’armonia della famiglia e soprattutto di tutelare il proprio diritto di ricevere la giusta quota del patrimonio ereditario.

Non solo, andare da un avvocato esperto in eredità potrà solo rendervi consapevoli oltre che dei vostri diritti, anche del modo in cui esercitarli e del modo in cui difenderli.

Insomma, trascurare le questioni ereditarie è sempre un grande rischio, sia per il testatore che per gli eredi.

In ogni caso, gli errori compiuti dal testatore ricadranno purtroppo sugli eredi.

  • Assegno alimentare a favore del coniuge dell’assente (art. 51 c.c.)
  • Autorizzazione all’alienazione, all’ipoteca o alla sottoposizione a pegno dei beni dell’assente (art. 54 c.c.)
  • Dichiarazione di assenza (art. 49 c.c.)
  • Dichiarazione di esistenza o accertamento della morte (art. 67 c.c.)
  • Dichiarazione di morte presunta (artt. 58 e 60 c.c.)
  • Accettazione di eredità pura e semplice o con beneficio d’inventario (art. 470 c.c.)
  • Apertura della cassetta di sicurezza (art. 1840 c.c.)
  • Apposizione (art. 752 c.p.c.) e rimozione (art. 763 c.p.c.) di sigilli
  • Autorizzazione alle alienazioni necessarie alla liquidazione dell’eredità (art. 499 c.c.)
  • Autorizzazione del chiamato all’eredità alla vendita di beni ereditari (art. 460 c.c. e 747 c.p.c.)
  • Autorizzazione dell’erede con beneficio d’inventario all’alienazione, alla costituzione di garanzia o alla transazione su beni ereditari (art. 493 c.c. e 747 c.p.c.)
  • Azione di responsabilità nei confronti dell’erede per l’amministrazione dei beni ereditari (art. 491 c.c.)
  • Azioni cautelari e possessorie del chiamato all’eredità (art. 460 c.c.)
  • Decadenza dal beneficio d’inventario (art. 505 c.c.)
  • Fissazione di un termine per il rendiconto dell’erede con beneficio d’inventario (artt. 496 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Fissazione di un termine per l’accettazione di eredità (artt. 481 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Fissazione di un termine per la liquidazione dell’eredità (artt. 500 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Impugnazione dell’accettazione di eredità (art. 482 c.c.)
  • Istanza di liquidazione dell’eredità (artt. 509 c.c. e 779 c.p.c.)
  • Nomina del curatore dell’eredità rilasciata (art. 508 c.c.)
  • Nomina del custode delle cose mobili inventariate (art. 776 c.p.c.)
  • Nomina del notaio in rappresentanza degli aventi diritto di assistere all’inventario, non residenti o non domiciliate nella circoscrizione del tribunale (art. 772 c.p.c.)
  • Nomina dell’ufficiale che procede all’inventario (art. 769 c.p.c.)
  • Opposizione di creditori o legatari al pagamento (art. 493, 494, 495 e 530 c.c.)
  • Petizione di eredità (art. 533 c.c.)
  • Presentazione della dichiarazione di credito (art. 498 c.c.)
  • Proroga del termine per la dichiarazione di eventuale accettazione del chiamato all’eredità che non è nel possesso di beni ereditari (artt. 488 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Proroga del termine per la redazione dell’inventario dell’eredità accettata con beneficio di inventario (artt. 485 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Reclamo avverso l’autorizzazione del chiamato all’eredità alla vendita di beni ereditari (art. 747 c.p.c.)
  • Reclamo avverso l’ordinanza di imposizione di cauzione a carico dell’erede o del legatario (art. 750 c.p.c.)
  • Reclamo avverso lo stato di graduazione dei creditori (artt. 501 c.c. e 778 c.p.c.)
  • Separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede (art. 517 c.c.)
  • Titolo legale per le successioni riguardanti depositi iscritti presso la Cassa Depositi e Prestiti (art. 15, R.D. 2 gennaio 1913 n. 453)
  • Rinunzia al diritto di accettare l’eredità (art. 519 c.c.)
  • Impugnazione della rinunzia all’eredità da parte dei creditori (art. 524 c.c.) 
  • Impugnazione della rinunzia all’eredità da parte del rinunziante (art. 526 c.c.)
  • Autorizzazione al pagamento dei debiti ereditari e dei legati (art. 530 c.c. e 782 c.p.c.)
  • Azione di responsabilità nei confronti del curatore dell’eredità giacente (art. 531 c.c.)
  • Nomina del curatore dell’eredità giacente (artt. 528 c.c. e 781 c.p.c.)
  • Vendita di beni ereditari da parte del curatore dell’eredità giacente (artt. 529 e 783 c.p.c.)
  • Assegno vitalizio a favore del coniuge separato con addebito (art. 548 c.c.)
  • Azione contro gli aventi causa dai donatari soggetti a riduzione (art. 563 c.c.)
  • Riduzione del legato (art. 560 c.c.)
  • Riduzione delle disposizioni testamentarie (art. 554 e 735 c.c.) 
  • Riduzione delle donazioni (art. 555 c.c.)
  • Riduzione delle porzioni degli eredi legittimi in concorso con legittimari (art. 553 c.c.)
  • Autorizzazione all’alienazione di beni dell’eredità (artt. 703 c.c. e 747 c.p.c.)
  • Disaccordo tra più esecutori testamentari circa un atto del loro ufficio (artt. 708 c.c. e 750 c.p.c.)
  • Esonero dell’esecutore testamentario dal suo ufficio (artt. 710 c.c. e 750 c.p.c.)
  • Fissazione di un termine per l’accettazione della nomina di esecutore testamentario (artt. 702 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Proroga del termine di possesso dei beni della massa ereditaria (artt. 703 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Reclamo avverso l’ordinanza di esonero dell’esecutore testamentario dal suo ufficio (art. 750 c.p.c.)
  • Risarcimento dei danni procurati dall’esecutore testamentario a eredi o legatari (art. 709 c.c.)
  • Adempimento dell’onere apposto all’istituzione di erede o al legato (art. 648 c.c.)
  • Assegno vitalizio a favore dei figli nati fuori dal matrimonio (art. 594 c.c.)
  • Autorizzazione all’alienazione sui beni oggetto della sostituzione fedecommissaria o alla costituzione di ipoteca sugli stessi (artt. 694 c.c. e 747 c.p.c.)
  • Fissazione del termine della condizione sospensiva potestativa apposta all’istituzione di erede o al legato (artt. 645 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Fissazione del termine per l’apertura e la pubblicazione del testamento segreto (artt. 621 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Fissazione del termine per la presentazione del testamento olografo (artt. 620 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Fissazione di un termine per la rinunzia al legato (artt. 650 c.c. e 749 c.p.c.)
  • Imposizione di cauzione a carico dell’erede o del legatario (art. 647 e 750 c.p.c.)
  • Impugnazione del testamento (art. 591 c.c.)
  • Impugnazione delle disposizioni testamentarie (art. 624 c.c.)
  • Nullità del legato (artt. 651 e 656 c.c.)
  • Nullità del testamento per difetto di forma (artt. 606 e 619 c.c.)
  • Nullità delle disposizioni testamentarie (artt. 592, 596, 597, 598, 599, 626, 628, 631, 632, 635 e 647 c.c.)
  • Risoluzione della disposizione testamentaria per inadempimento dell’onere (art. 648 c.c.)
  • Scelta del legatario (artt. 631 c.c. e 751 c.p.c.)
  • Scelta della cosa legata determinata solo nel genere (art. 664 c.c.)
  • Annullamento della divisione (art. 761 c.c.)
  • Contestazioni insorte nel corso delle operazioni divisionali (art. 730 c.c.)
  • Determinazione dei patti e delle condizioni della vendita degli immobili ereditari (art. 721 c.c.)
  • Divisione dell’eredità (art. 713 c.c.)
  • Manifesta iniquità o contrarietà della divisione alla volontà del testatore (art. 733 c.c.)
  • Nomina del custode dei documenti relativi ai beni e diritti assegnati in sede di divisione (art. 736 c.c.)
  • Nomina del notaio per le operazioni divisionali (art. 730 c.c.)
  • Opposizione di creditori o legatari alla vendita dell’eredità (art. 719 c.c.)
  • Patto di famiglia (art. 768 bis c.c.) 
  • Patto di famiglia – Impugnazione (artt. 768-quinquies e 798-sexies c.c.)
  • Rescissione della divisione (art. 763 c.c.)
  • Vendita dei beni per il pagamento dei debiti ereditari (artt. 719 c.c. e 747 c.p.c.)
  • Adempimento dell’onere della donazione modale (art. 793 c.c.)
  • Annullabilità della donazione (art. 775, 776 e 787 c.c.)
  • Donazione (art. 769 c.c.)
  • Nullità della donazione (art. 771, 774, 777, 778, 779, 781, 782, 785, 788 e 794 c.c.) 
  • Responsabilità del donante (art. 789 c.c.)
  • Revoca della donazione (art. 782 c.c.)
  • Revocazione della donazione per ingratitudine (art. 801 c.c.) 
  • Revocazione della donazione per sopravvenienza di figli (art. 803 c.c.) 
  • Risoluzione per inadempimento dell’onere della donazione modale (art. 793 c.c.)
  • Riversibilità della donazione (art. 791 c.c.)

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